{"id":152,"date":"2016-02-21T15:10:11","date_gmt":"2016-02-21T14:10:11","guid":{"rendered":"https:\/\/tecnica.me\/?p=152"},"modified":"2019-04-13T18:05:36","modified_gmt":"2019-04-13T17:05:36","slug":"la-nascita-dellitaliano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/tecnica.me\/la-nascita-dellitaliano\/","title":{"rendered":"La nascita dell’italiano"},"content":{"rendered":"\n

Il \nvolgare latino, ovvero la lingua parlata dal popolo(=volgus) romano, \ninizi\u00f2 a cambiare lentamente quando cadde l’impero romano e le \ncomunicazioni divennero difficoltose. I nuovi conquistatori in qualce \ncaso adottarono i customi locali (es. Italia, Spagna) e qualche volta \nno, comunque influenzarono ovunque il linguaggio. In buona parte non fu \nuna vera e propria scelta, ma dipese dal radicamento della cultura \nromana1<\/a><\/sup>.\n Dopotutto gli invasori erano una minoranza, probabilmente in \npercentuale inferiore agli immigrati oggi presenti nelle varie nazioni \nd’Europa. Anche se formavano la classe dirigente la loro influenza aveva\n dei limiti.
\nAll’inizio del secondo millennio il passaggio alle lingue romanze era \ncompleto ed il volgare latino parlato in Italia era divenuto una serie \ndi lingue locali.
\n <\/p>\n\n\n\n

A \nquesto punto, il linguaggio letterario e scientifico era ancora il \nlatino classico, non solo in Italia, ma in tutta europa. Nel XIV secolo \nDante Alighiera scrisse La [Divina]<\/em>2<\/a><\/sup>Commedia<\/em>,\n la prima grande opera scritta in quello che sarebbe diventato italiano.\n Anche Boccaccio e Petrarca furono grandi poeti che influenzarono la \nletteratura europea. L’importanza di questi poeti non \u00e8 dovuta solo al \nfatto che scrissero capolavori, ma anche poich\u00e9 furono i primi a \nsostenere l’uguaglianza delle lingue volgari e del latino. In questo \ncambiamento culturale, l’uguaglianza con i grandi antichi, giace il \nfondamento del Rinascimento
\n <\/p>\n\n\n\n

I \npopoli italici avevano una grande rilevanza nei commerci e questo fece \ns\u00ec che che il veneziano e il genovese guadagnassero una vasta \ndiffusione, diventando la base per l’originale lingua franca<\/em>, \nidioma usato per i commerci mediterranei. Il nome infatti, non deriva \ndal fatto che fosse legato al francese, ma perch\u00e9 tutti gli europei \nerano chiamati franchi<\/em> dai bizantini3<\/a><\/sup>, a loro volta chiamati greci. Appellativi nati soprattutto per questioni politiche circa i due imperi: Sacro Romano Impero<\/em> e Impero Romano d’Oriente<\/em>,\n spregiativamente chiamati dalle parti avverse Impero dei Franchi e \nImpero dei Greci. Per dire, appunto, che gli altri non erano veri \nromani.<\/p>\n\n\n\n

Anche \nil siciliano ebbe una certa breve rilevanza dopo la conquista Normanna. \nMa nonostante i degni avversari fu proprio l’eredit\u00e0 letteraria del \nfiorentino, unito all’importanza economica di Firenze, che fu \nfondamentale per l’adozione di un linguaggio comune durante il \nRinascimento. Questo linguaggio comune era principalmente usato alle \ncorti dei diversi stati della penisola italiana.<\/p>\n\n\n\n


Ormai\n divenuto senza rivali, rimaneva comunque poco utilizzato al di fuori \ndella buona societ\u00e0, fatto ovviamente eccezione per i toscani. Pertanto \nun’altra opera fondamentale per la definizione del linguaggio fu I Promessi Sposi<\/em> di Alessandro Manzoni, nel XIX secolo. Originariamente Fermo e Lucia<\/em>,\n prima che Manzoni andasse a \u00abrisciacquare i panni nell’Arno\u00bb, cio\u00e8 \nrivedesse il romanzo per depurarlo di molte influenze lombarde e \navvicinarlo maggiormente alla lingua fiorentina.<\/p>\n\n\n\n

Bench\u00e9\n l’opera di standardizzazione potesse definirsi completa dal punto di \nvista letterario, la sua diffusione rimaneva limitata. Al momento della \nriunificazione dell’Italia, nell’anno 1861, soltanto una piccola \nminoranza della popolazione, meno del 5% parlava l’italiano. A parte la \nprogressiva educazione della popolazione, l’evento che ne segn\u00f2 la \ndefnitiva affermazione popolare fu la Prima Guerra Mondiale. La leva \nport\u00f2 insieme milioni di persone e li costrinse, ufficiali e soldati, \nnella guerra e nella vita sociale, a parlare una lingua comune per \nsopravvivere.<\/p>\n\n\n\n


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Note<\/h5>\n\n\n\n

1. anzi i Longobardi, conquistatori \nd’italia, furono alquanto sprezzanti dei locali e delle loro tradizioni,\n ma non riuscirono a cambiarle [\u21b5<\/a>]<\/p>\n\n\n\n

2. l’aggettivo fu aggiunto da Boccaccio [\u21b5<\/a>]<\/p>\n\n\n\n

3. peraltro il nome bizantino \u00e8 un’invenzione moderna, loro si chiamavano romani, anche se in greco [\u21b5<\/a>]<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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