{"id":161,"date":"2016-02-14T15:33:18","date_gmt":"2016-02-14T14:33:18","guid":{"rendered":"https:\/\/tecnica.me\/?p=161"},"modified":"2019-05-31T20:25:22","modified_gmt":"2019-05-31T19:25:22","slug":"il-tempo-delle-distopie","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/tecnica.me\/il-tempo-delle-distopie\/","title":{"rendered":"Il tempo delle distopie"},"content":{"rendered":"\n

Ricordo di aver letto che i grandi film del passato possono rimanere \nattuali, ma i trailer dopo qualche anno sembrano sempre bizzarri. Questo\n perch\u00e9 i trailer sono strumenti di marketing, quindi sono rivolti alla \nmoda, alle emozioni, del momento. Ma cosa c’entra con le distopie ? Uno \ndei aspetti pi\u00f9 interessanti delle distopie, che va oltre il loro valore\n meramente letterario, \u00e8 il carattere di avvertimento. Le distopie pi\u00f9 \npotenti parlano al proprio tempo, e quindi potrebbero non parlare al \nnostro.\n\nPrendiamo tre grandi esempi di letteratura distopica: Brave New World<\/em><\/strong> di Aldous Huxley, 1984<\/em><\/strong> di<\/em> George Orwell e Fahreneit 451<\/em><\/strong> di Ray Bradbury.\n\n<\/p>\n\n\n\n

Fahreneit 451<\/h2>\n\n\n\n

\n\nL’ultimo \u00e8 probabilmente quello che adesso ha minor fama, meno \nvalore nel senso inteso all’inizio. Il motivo \u00e8 semplice: parla di \nbruciare libri, e oggigiorno \u00e8 gi\u00e0 difficile che si comprino, figurarsi \navere il tempo di bruciarli. L’idea che i libri possano contenere lo \nscibile, la capacit\u00e0 critica, e, in definitiva la base della libert\u00e0 \numana, appare a noi bislacco, favolistico. Questo nonostante la ragione \nper cui i pompieri di Fahreneit 451 bruciano i libri non sia mai stata \ncos\u00ec attuale:\n\nNon \u00e8 stato il governo a decidere: non ci sono stati in origine \neditti, manifesti, censure, no! Ma la tecnologia, l’ignoranza, lo \nsfruttamento delle masse e la pressione delle minoranze hanno raggiunto \nlo scopo, grazie a Dio. Oggi, grazie a loro tu, puoi vivere sereno e \ncontento per ventiquattr’ore al giorno.\n\nPer noi i libri non sanno pi\u00f9 di fantascienza, ma di fantasy. A \nquesto si aggiunge anche il problema che il libro \u00e8 stato scritto per il\n pubblico della guerra fredda, del maccartismo<\/a>, che a noi appare ancora pi\u00f9 datato. Pi\u00f9 realistica la parodia Disney, Papercelsius 154 <\/em>che \u00e8 centrata sulla musica.<\/em><\/p>\n\n\n\n

1984<\/h2>\n\n\n\n

George Orwell \u00e8 probabilmente lo scrittore migliore dei tre, era un critico letterario e ha anche scritto un famoso saggio sulla lingua inglese: Politics and the English Language<\/em>. Era anche un intellettuale vecchio stampo che aveva combattuto come volontario nelle guerra civile spagnola, uscendone inorridito dalla ottusit\u00e0 e ideologizzazione dei comunisti. Indubbiamente 1984<\/em>, che doveva essere originariamente chiamato L’ultimo uomo in Europa<\/em>, \u00e8 ancora il pi\u00f9 famoso dei tre, con numerose espressioni entrate nell’uso comune come Grande Fratello o, la mia preferita, Neolingua. Una lingua modificata per rendere impossibile esprimere concetti considerati pericolosi1<\/a><\/sup>. L’idea che una societ\u00e0 possa fondarsi completamente sull’odio\u00a0mantiene ancora tutto il suo terribile fascino. Ma, allo stesso tempo, Fascismo e Comunismo hanno fallito, e nonostante siano ancora usati come epiteti nessuno pensa seriamente di riportarli in vita nella loro forma originaria. I facinorosi d’oggi che millantano di trarre ispirazione da loro sarebbero certamente ridicolizzati dagli originali, come avviene nel libro di Timur Vernes: Lui \u00e8 tornato<\/em>2<\/a><\/sup>. Il finale conserva tutta la sua forza: il protagonista, ex-ribelle, realizza finalmente di amare ormai il dittatore, e proprio per questo, in quel momento, viene ucciso sorridente. Fa ancora paura come storia, ma non \u00e8 pi\u00f9 credibile come minaccia per la societ\u00e0. <\/p>\n\n\n\n

Brave New World<\/h2>\n\n\n\n

Il valore letterario di quest’opera \u00e8 probabilmente il minore dei \ntre. Semplicemente, Huxley non \u00e8 considerato un grande scrittore in quel\n senso. Per\u00f2 il libro \u00e8 il pi\u00f9 attuale dei tre. Descrive un mondo \ncontrollato dal piacere, in cui le persone sono falsamente felici, \ncostrette a promiscuit\u00e0 e droghe. Essere monogami e solitari \u00e8 \nconsiderato un cattivo segno. Il primo dovere di tutti \u00e8 essere \nconsumatori e la religione \u00e8 il fordismo. Non c’\u00e8 individualit\u00e0, ma la \nsocialit\u00e0 forzata in cui sono imprigionate le persone, perlomeno quelle \ndei livelli pi\u00f9 importanti, non sembra essere cos\u00ec spaventosa come le \nprecedenti. Ma \u00e8 una critica pi\u00f9 sottile, la libert\u00e0 non viene \ncombattuta, viene svuotata di senso.<\/p>\n\n\n\n

Nei fatti ci\u00f2 che rende attuale il libro \u00e8 la sua origine: ispirato \ndalla repulsione verso gli Stati Uniti, presi come modello per il \nfuturo. E gli Stati Uniti esistono ancora, e ancora oggi vengono \ncriticati pi\u00f9 o meno allo stesso modo.<\/p>\n\n\n\n

Conclusione<\/h2>\n\n\n\n

Le distopie per loro natura sono votate al futuro, suonano un \ncampanello d’allarme. C’\u00e8 una certa ironia, quindi, nel fatto che \nabbiano una data scadenza. Anche se il futuro non arriva mai, col tempo,\n come la pubblicit\u00e0, cambia la moda, cambiano le paure e gli spettatori.<\/p>\n\n\n\n


\n\n\n\n

Note<\/h5>\n\n\n\n

1. attivit\u00e0 praticata oggigiorno da femministe e altri eredi del comunismo chic [\u21b5<\/a>]<\/p>\n\n\n\n

2. lui \u00e8 ovviamente Hitler [\u21b5<\/a>]<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Ricordo di aver letto che i grandi film del passato possono rimanere attuali, ma i trailer dopo qualche anno sembrano sempre bizzarri. Questo perch\u00e9 i trailer sono strumenti di marketing, quindi sono rivolti alla moda, alle emozioni, del momento. Ma cosa c’entra con le distopie ? Uno dei aspetti pi\u00f9 interessanti delle distopie, che va…<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":90,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":"","wds_primary_category":0},"categories":[52,35],"tags":[51,54],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/161"}],"collection":[{"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=161"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/161\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/media\/90"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=161"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=161"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=161"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}