{"id":766,"date":"2021-05-09T15:28:50","date_gmt":"2021-05-09T14:28:50","guid":{"rendered":"https:\/\/tecnica.me\/?p=766"},"modified":"2021-05-09T15:35:45","modified_gmt":"2021-05-09T14:35:45","slug":"linfluenza-di-machiavelli-nella-politica-italiana","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/tecnica.me\/linfluenza-di-machiavelli-nella-politica-italiana\/","title":{"rendered":"L’influenza di Machiavelli nella politica italiana"},"content":{"rendered":"\n
Machiavelli \u00e8 noto in Italia per il suo ruolo di teorico della politica, grazie alla sua opera Il Principe,<\/em> ma meno chiaro \u00e8 il suo effettivo ruolo storico e politico in Italia. Le ragioni di questa ignoranza sono sia nel fatto che ha partecipato alla vita politica di Stati antichi e senza una linea diretta con lo Stato italiano attuale, sia che il suo contributo teorico ha di gran lunga superato qualsiasi suo effettivo impatto politico.<\/p>\n\n\n\n Per fare un paragone, anche Dante Alighieri ha fatto politica in vita e ci\u00f2 ha avuto un grandissimo impatto nella sua vita personale, per\u00f2 a noi non importa granch\u00e9 poich\u00e9 la Divina Commedia ha un valore ancora oggi, ma la sua azione politica no.<\/p>\n\n\n\n Tra il 1498 e il 1512 Machiavelli \u00e8 stato coinvolto nel governo repubblicano di Firenze, principalmente in affari diplomatici e militari. Questo lo ha portato a partecipare a missioni diplomatiche in Francia, Spagna e in giro per l’Italia, soprattutto a Roma, alla corte del Papa. \u00c8 appunto grazie a questa sua esperienza sul campo che scrisse vari libri sulla politica<\/span>1<\/sup><\/a><\/span>, tra i quali i maggiori sono: Il Principe<\/em>, Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio<\/em> e l’Arte della Guerra<\/em>. L’ultimo \u00e8 stato il solo pubblicato durante la sua vita.<\/p>\n\n\n\n Sostanzialmente il grande interesse di Machiavelli era come migliorare la situazione politica italiana del suo tempo. Spesso lo faceva analizzando e cercando di imparare dall’unico (grande) successo noto al suo tempo: quello dell’Antica Roma. Non dimentichiamo che, forse con l’eccezione di Venezia, nessuna repubblica italiana di allora riusc\u00ec mai a formare un vero sistema repubblicano stabile. Cos\u00ec come l’Antica Grecia, fu perlopi\u00f9 un susseguirsi di aristocrazie e\/o governi instabili con ondate di persecuzioni reciproche.<\/p>\n\n\n\n Secondo alcuni critici, scrisse il suo libro pi\u00f9 famoso primariamente per riguadagnare potere politico: per farsi notare<\/em> da chi di dovere<\/em>, se vogliamo usare questa espressione. Altri, soprattutto commentatori pi\u00f9 tardi come Rousseau<\/em>, credevano che fosse scritto come satira:<\/p>\n\n\n\n Machiavelli era un galantuomo ed un buon cittadino: ma legato alla casa de’ Medici nella oppressione della sua patria, era costretto di mascherare il suo amore per la libert\u00e0. La sola scelta del suo nefando eroe, Cesare Borgia, palesa abbastanza la sua segreta intenzione; e le massime del suo libro Il principe, opposte a quelle de’ suoi Discorsi su Tito Livio e delle Storie Fiorentine, danno a divedere che questo profondo politico non ha avuto fin qui se non lettori superficiali o corrotti. La corte di Roma ha severamente proibito il suo libro, ed io lo capisco benissimo, perch\u00e9 la dipinse al vivo <\/p>Jean-Jacques Rousseau, Il Contratto Sociale<\/em><\/cite><\/blockquote>\n\n\n\n Altri hanno sostenuto che Il Principe<\/em> non fosse una satira, ma una guida per rovesciare i principi, o dandogli cattivi consigli o educando il popolo sul loro comportamento.<\/p>\n\n\n\n Quello che sappiamo \u00e8 che dedic\u00f2 Il Principe<\/em> al suo nemico, la famiglia dei Medici, che rovesci\u00f2 il governo repubblicano e lo tortur\u00f2 anche. Personalmente penso che non avesse alcuna speranza di riguadagnare direttamente il potere politico<\/span>2<\/sup><\/a><\/span>, ma voleva guadagnare influenza grazie alla sua competenza. Peraltro pensava l’Italia fosse fregata con la classe dirigente che aveva allora, l’unica cosa che poteva fare era provare a migliorarla.<\/p>\n\n\n\n Leggendo i Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio<\/em><\/em> \u00e8 ovvio che la sua forma di governo favorita fosse la repubblica, ma conosceva la storia<\/span>3<\/sup><\/a><\/span> e la politica, quindi era cosciente che il potere dell’Italia stesse indebolendosi. In base ai suoi libri sembra che credesse che la ragione principale fosse la mancanza di virt\u00f9 politiche delle popolazioni italiane<\/span>4<\/sup><\/a><\/span>; specialmente se paragonati ai Romani, che li portava a divisioni e cadute delle repubbliche. Essi preferivano allearsi temporaneamente a potenze straniere e usare mercenari piuttosto che seguire una politica di lungo termine. In altre parole, i governanti e le citt\u00e0-stato erano impegnate a sopravvivere e mantenere il potere attuale invece che mantenere le condizioni per stabilit\u00e0 e prosperit\u00e0.<\/p>\n\n\n\n Come si pu\u00f2 immaginare da tutti queste discussioni circa la vera<\/em> ragione perch\u00e9 scrisse quel piccolo libro, i suoi libri furono molto influenti. All’inizio fu letto principalmente per i suoi consigli pratici di politica contenuti ne Il Principe<\/em>. In seguito il suo lato repubblicano acquist\u00f2 pi\u00f9 importanza ed \u00e8 anche accreditato come uno dei fondatori della moderna scienza politico e del pensiero empirico in generale. Si pu\u00f2 leggere su Wikipedia, ma lasciatemi citare alcuni nomi:<\/p>\n\n\n\n L’importanza dell’influenza di Machiavelli \u00e8 significativa in molte figure importanti per la scienza moderna, come ad esempio Bodin, Francis Bacon, Algernon Sidney, Harrington, John Milton, Spinoza, Rousseau, Hume, Edward Gibbon, e Adam Smith. Bench\u00e9 non fosse sempre menzionato per nome come un’ispirazione, per via della sua controversia, si ritiene che abbia anche avuto una certa influenza per altri importanti filosofi come Montaigne, Descartes, Hobbes, Locke e Montesquieu.<\/p>Da Wikipedia<\/a><\/cite><\/blockquote>\n\n\n\n Il vero problema, per\u00f2, era che le citt\u00e0-stato non sceglievano i mercenari, erano sostanzialmente costretti ad usarli. Non avevano una popolazione sufficiente per avere un esercito stabile, come accadeva per grandi Stati come Francia o Spagna. Contro simili nemici, superiori per numero e pi\u00f9 determinati, le armate mercenarie non avevano scampo. Inoltre, cos\u00ec come per Roma, i cittadini erano impegnati in attivit\u00e0 economiche, di conseguenze non avevano tempo per addestrarsi, n\u00e9 avrebbero potuto partecipare a lunghi conflitti. Nel caso di Roma fu una delle conseguenze della caduta della repubblica.<\/p>\n\n\n\n Quindi la verit\u00e0 era che, bench\u00e9 lui avesse guidato la milizia di Firenze, non aveva il tempo e la formazione per influenzare realmente la strategia militare. Dato che era un politico pragmatico aveva provato ad affrontare la questione, ma la vedeva principalmente nell’ottica delle sue conseguenze politiche. Bench\u00e9 l’importanza che diede all’organizzazione e alla disciplina, ovvero una prospettiva romana<\/em>, ebbe una certa influenza, questa si manifest\u00f2 principalmente su persone che gi\u00e0 lo pensavano e avevano bisogno di supporto politico all’idea. Il che \u00e8 un testamento della sua influenza politica pi\u00f9 che militare. <\/p>\n\n\n\n Per fare un paragone, \u00e8 come se oggi, vista la crisi economica italiana, un politico tentasse tentasse di scrivere un libro di economia. I risultati non potrebbero essere che mediocri.<\/p>\n\n\n\n In Italia \u00e8 ricordato anche per altri motivi, non come il profeta del declino italiano, che era gi\u00e0 iniziato ed era stato osservato da altri, ad esempio anche Dante<\/span>5<\/sup><\/a><\/span>. Invece \u00e8 stato il primo a capire le ragioni per cui era accaduto e a proporre delle iniziative pratiche per risolverli.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Machiavelli \u00e8 noto per i suoi libri, ma ha anche avuto un’effettiva influenza politica nella storia d’Italia?<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":803,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":"","wds_primary_category":0},"categories":[46,45],"tags":[142,9,111],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/766"}],"collection":[{"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=766"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/766\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/media\/803"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=766"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=766"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=766"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}Machiavelli ha avuto un’influenza diretta?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
I principali temi dei suoi libri<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Perch\u00e9 scrisse questi libri e qual \u00e8 il loro vero significato?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
I suoi libri furono influenti?<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
Il libro sulla strategia militare non fu cos\u00ec influente, anche se probabilmente lui lo ritenesse il suo libro pi\u00f9 importante. Lui riteneva che l’esercito fosse la parte pi\u00f9 importante dello Stato, un fatto comprensibile visti i tempi in cui viveva. Vedeva l’uso dei mercenari italiani da parte delle citt\u00e0-stato come il principale problema politico e strategico, perch\u00e9 erano inaffidabili e lasciavano i loro datori di lavoro in condizione di debolezza. Inoltre pensava che l’uso di un esercito di cittadini sarebbe stato un grande creatore di virt\u00f9 civica. Effettivamente guid\u00f2 la milizia fiorentina alla vittoria contro Pisa, dove prima i mercenari e la politica aveva fallito. <\/p>\n\n\n\n