{"id":850,"date":"2021-08-01T09:19:48","date_gmt":"2021-08-01T08:19:48","guid":{"rendered":"https:\/\/tecnica.me\/?p=850"},"modified":"2021-08-15T14:01:02","modified_gmt":"2021-08-15T13:01:02","slug":"la-prossima-crisi-dei-rifugiati","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/tecnica.me\/la-prossima-crisi-dei-rifugiati\/","title":{"rendered":"La prossima crisi dei rifugiati?"},"content":{"rendered":"\n

La guerra in Afghanistan sta per finire, perlomeno per la NATO. Gli Stati Uniti hanno annunciato il ritiro con il precedente Presidente Trump e il nuovo presidente Biden lo ha confermato. Nonostante i mormorii di alcuni militari, pi\u00f9 interessati a salvare la faccia che compiere una missione, finalmente si va tutti a casa. <\/p>\n\n\n\n

Vittoria o sconfitta?<\/h2>\n\n\n\n

Il termine previsto del ritiro delle truppe USA \u00e8, al momento, il 30 agosto. I Paesi alleati dovrebbero tutti completare l’uscita prima. Ci\u00f2 per ragioni logistiche, solo gli Stati Uniti hanno la possibilit\u00e0 di supportare una missione all’estero cos\u00ec lontana dall’Europa. Paesi come l’Italia e la Germania hanno gi\u00e0 completato il ritiro il 30 giugno<\/a>. Cos\u00ec finisce la missione, dopo 20 anni di guerra<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Lo sforzo \u00e8 stato significativo, per la sola Italia hanno servito 50 000 soldati in Afghanistan.<\/p>\n\n\n\n

Il risultato \u00e8 un mezzo successo e un mezzo fallimento. Gli Stati Uniti hanno punito i responsabili dell’attacco dell’11 settembre e strappato la promessa che i Talebani non supporteranno pi\u00f9 attacchi terroristici alla estero. Per\u00f2 in realt\u00e0 questo si era ottenuto dopo 1 anno o, esagerando, dopo 10 anni, quando Bin Laden fu ucciso (nel 2011). Dopo si \u00e8 rimasti per confusione sul cosa fare e vaghe idee di portare a compimento la nuova democrazia. Quindi alla fine gli Stati Uniti se ne vanno dicendo Mission Accomplished<\/em>, ma la maggior parte delle persone sostengono abbiano perso.<\/p>\n\n\n\n

Un giudizio curioso, perch\u00e9 qualora se ne fossero andati nel 2011, ignorando i Talebani rimanenti, la maggior parte delle persone avrebbe probabilmente parlato di successo. Adesso invece sembra che se ne vadano per stanchezza e l’invincibile resistenza dei Talebani, quindi pare un fallimento.<\/p>\n\n\n\n

Come hanno vinto i Talebani<\/h2>\n\n\n\n

Dal punto di vista strategico \u00e8 vero che gli Stati Uniti sono stati sconfitti dai Talebani. Il loro numero non \u00e8 diminuito, secondo le varie stime pare che, dopo un iniziale affanno, sia rimasto costante, se non aumentato. Gli Stati Uniti hanno fallito nell’affrontare alla radice la questione, questo \u00e8 indubbiamente vero.<\/p>\n\n\n\n

Il problema, semplificando al massimo, \u00e8 che mentre gli Stati Uniti bombardavano, un po’ a casaccio, Talebani e civili afgani, i Talebani usavano gli ingiusti attacchi come mezzo di propaganda. In pratica i bombardamenti americani uccidevano un terrorista e molti civili, quindi i Talebani usavano il desiderio di vendetta dei civili innocenti per reclutare nuovi Talebani, in Afghanistan come in Pakistan. Infatti uno dei maggiori problemi americani \u00e8 proprio che non sono mai riusciti a terminare l’appoggio di certe parti dello stato pakistano ai Talebani. Sebbene il Pakistan sia storico alleato degli Usa, alcuni dei suoi apparati difendevano i Talebani. Lo stesso Bin Laden fu trovato in Pakistan.<\/p>\n\n\n\n

L’ambivalenza pakistana ha portato vari problemi strategici, ad esempio il Paese autorizzava gli Stati Uniti a compiere bombardamenti sul proprio territorio, ma non lo faceva esplicitamente, per mancanza di supporto della popolazione che, ragionevolmente, non era felice di farsi bombardare. Anche per questo i bombardamenti americani erano alquanto imprecisi e finivano per colpire innocenti.<\/p>\n\n\n\n

Famigerata l’idea (vera) che gli Stati Uniti erano soliti colpire qualsiasi raggruppamento di persone, inclusi cortei nuziali. Questo accadeva perch\u00e9 gli Stati Uniti sceglievano gli obiettivi basandosi solo sulla signal intelligence<\/em>, ovvero su elementi come rilevamenti dei cellulari. Ad esempio, tre cellulari di sospetti terroristi erano vicini? Si tratta certamente di un convoglio di terroristi! Fate partire i droni!<\/a> Finalmente trovato il modo per convincere gli adolescenti a staccarsi dal telefonino: parli troppo? Arriva un drone che ti bombarda.<\/p>\n\n\n\n

Gli Stati Uniti quindi colpivano pi\u00f9 civili che terroristi, il che ha finito per rafforzare l’idea dei Talebani come combattenti della resistenza<\/strong>. Difatti c’\u00e8 stato un cambiamento della natura dei Talebani, non pi\u00f9 un monolitico gruppo di fanatici religiosi. Cio\u00e8 sono ancora anche quello<\/em>, ma in aggiunta raccolgono anche una miriade di gruppetti e persone unite da faide e rancori locali, o motivati a far cessare i bombardamenti.<\/p>\n\n\n\n

Il governo afghano cadr\u00e0 nei prossimi mesi?<\/h2>\n\n\n\n

I Talebani sono quindi un variegato gruppo di resistenti e terroristi pi\u00f9 o meno unito. E invece il governo afgano? Il governo afgano \u00e8 un gruppo sostanzialmente pi\u00f9 unito di corrotti controllati dal governo centrale. Anche lo stato afgano \u00e8 fatto di potentati locali, ma questi esercitano il loro potere come membri dello stato. Vale a dire che non sono capi di milizie locali, ma i capi locali dell’esercito e dell’amministrazione statale che governano secondo logiche locali, promuovendo amici e parenti.<\/p>\n\n\n\n

La differenza pu\u00f2 sembrare sottile, ma \u00e8 significativa. Questo \u00e8 sostanzialmente l’unico punto di forza dello stato afgano. Sono corrotti e poco rispettati dalla popolazione, ma perlomeno sono riconosciuti come un unico Stato.<\/p>\n\n\n\n

Le altre considerazioni non sono positive per il governo afgano. Con il progressivo ritiro delle truppe NATO i Talebani sono riusciti ad avanzare durante tutto il 2021, fino a controllare perlomeno met\u00e0 dell’Afghanistan<\/a>. Tanto che alcune fonti dello spionaggio prevedono il collasso del governo afgano in 3-12 mesi dal ritiro delle truppe alleate<\/a>. La ragione principale \u00e8 la corruzione: il governo afgano \u00e8 forte sulla carta, ma debole in pratica. Ci sono problematiche come soldati fantasma che esistono solo sulla carta, per poter ottenere finanziamenti pi\u00f9 cospicui. E poi c’\u00e8 la disperazione dei soldati veri, che magari non vengono pagati per mesi e sono abbandonati a s\u00e9 stessi, quindi disertano in massa<\/a>.<\/p>\n\n\n\n

D’altra parte c’\u00e8 chi sostiene che chi rimane \u00e8 ormai il nocciolo duro del sostegno del governo centrale: gli abitanti delle citt\u00e0. Per adesso i Talebani sono riusciti ad avanzare nelle campagne e zone remote, ma queste non sono mai state davvero controllate dal governo centrale. Nei fatti in questi mesi si sono semplicemente delineate pi\u00f9 chiaramente le linee del fronte: i Talebani hanno preso il controllo delle zone rurali, mentre il governo ha mantenuto il controllo delle citt\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Per lo Stato centrale la buona notizia \u00e8 che i Talebani mancano delle armi pesanti necessarie a prendere citt\u00e0 ben protette. Quindi il governo potrebbe resistere a oltranza nelle proprie roccaforti. In altre parole, i Talebani non hanno artiglieria pesante e aerei, quindi non hanno le risorse per sconfiggere un esercito in uno scontro frontale. Tutto ci\u00f2 che il governo centrale dovrebbe fare sarebbe quindi semplicemente<\/em> resistere unito<\/strong>.<\/p>\n\n\n\n

Un’altra opzione del governo afgano potrebbe essere incentivare la formazione di milizie e signori della guerra locali. Questa sarebbe una mossa disperata, che anche se portasse a fermare l’avanzata dei Talebani, segnerebbe la fine del governo centrale. Comunque \u00e8 una possibilit\u00e0 disponibile agli oppositori dei Talebani, qualora la fiducia nel governo crollasse del tutto.<\/p>\n\n\n\n

La possibile invasione d’Europa<\/h2>\n\n\n\n

La sintesi della situazione in Afghanistan \u00e8 quindi questa: i Talebani stanno vincendo, ma il governo centrale potrebbe riuscire a resistere a oltranza. Se il governo centrale mantiene la fiducia necessaria, pu\u00f2 resisteere, altrimenti l’Afghanistan sar\u00e0 unificato sotto i Talebani. Lo sapremo nei prossimi mesi.<\/p>\n\n\n\n

Quello \u00e8 che \u00e8 certo \u00e8 che, in caso di avanzata ulteriore dei Talebani, si assister\u00e0 ad una nuova ondata di rifugiati. E questi rifugiati tenteranno di dirigersi verso l’Europa. L’unica cosa positiva del coinvolgimento americano nel Vietnam \u00e8 che perlomeno gli americani furono poi disposti a prendersi milioni di rifugiati a casa propria. L’unica effettiva presa di responsabilit\u00e0 degli Stati Uniti. Neanche questo viene fatto in Afghanistan oggi. Non si prevede alcuna massiccia operazione di evacuazione degli alleati locali degli americani, che quindi temono di essere giustiziati in caso di vittoria dei Talebani. Anzi, gi\u00e0 oggi ci sono pi\u00f9 afgani in Germania che negli Stati Uniti<\/a>.<\/p>\n\n\n\n

Questo \u00e8 anche un problema strategico, perch\u00e9 potrebbe influenzare la tenuta del governo: se si innesca una fuga di massa di alleati americani (e quindi del governo centrale) \u00e8 chiaro che questo potrebbe portare al collasso del governo centrale. Bench\u00e9 gli Stati Uniti non stiano fuggendo a gambe levate, la loro uscita dall’Afghanistan \u00e8 stata organizzata tanto bene quanto la loro missione: ovvero per niente.<\/p>\n\n\n\n

Attualmente la maggior parte dei rifugiati sono nei paesi limitrofi all’Afghanistan, Iran e Pakistan. Questo \u00e8 ci\u00f2 che avviene per tutte le guerre, visto che l’interesse primario di un rifugiato \u00e8 fuggire dalla guerra. Alcuni fanno un passo ulteriore: visto che devo andarmene da casa mia, tanto vale che vada in un Paese migliore<\/em>. Questo \u00e8 un ragionamento comprensibile, ma \u00e8 anche la ragione di tante polemiche: sono veri rifugiati se lasciano un Paese sicuro (es. Iran) per un Paese migliore (es. Germania)?<\/strong> <\/p>\n\n\n\n

Il problema \u00e8 che anche Iran e Pakistan sono ormai poco restii ad accogliere altri rifugiati. Entrambi gli Stati sono in precarie condizioni economiche e sociali; il Pakistan teme anche che i terroristi che ha sostenuto finora gli si rivoltino contro, infiltrandosi tra i rifugiati. D’altronde l’Europa di oggi, e anche la Germania, non \u00e8 quella accogliente della precedente crisi dei rifugiati, quindi difficilmente consentir\u00e0 l’arrivo di milioni di afgani.<\/p>\n\n\n\n

Cosa succederebbe, quindi, nel caso ci fossero milioni di rifugiati?<\/strong> Anche in questo caso nessuno lo sa con c<\/strong>ertezza. Al momento l’ipotesi pi\u00f9 probabile \u00e8 che i Paesi ricchi finanzino con miliardi di dollari il Pakistan per tenersi i rifugiati. Per ragioni politiche e legali questo non pu\u00f2 essere fatto con l’Iran. In teoria sarebbe possibile che un accordo con il nucleare e una contemporanea crisi dei rifugiati porti ad un radicale cambiamento dei rapporti con l’Iran. Soldi e fine dell’embargo in cambio del contenimento degli afgani. In pratica per\u00f2 questo pare altamente improbabile.<\/p>\n\n\n\n

Nel caso ci siano quindi effettivamente milioni di rifugiati come andr\u00e0 a finire probabilmente dipende in buona misura da chi tiene pi\u00f9 duro. I governi che si dimostreranno pi\u00f9 intransigenti si salveranno dal loro arrivo, mentre chi si dimostrer\u00e0 pi\u00f9 ragionevole potrebbe essere travolto. In altre parole i buoni <\/em>perderanno.<\/p>\n\n\n\n

Lo scenario pi\u00f9 tragico vede quindi milioni di rifugiati portare il Pakistan a perdere effettivamente il controllo di parte del suo territorio. Lo scenario pi\u00f9 felice vede nessuna crisi dei rifugiati e una sostanziale tenuto del governo centrale afgano, arroccato nelle sue citt\u00e0. Nel mezzo un ventaglio di possibilit\u00e0 intermedie.<\/p>\n\n\n\n

Aggiornamento 13\/08\/2021<\/strong><\/h2>\n\n\n\n
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L’avanzata dei Talebani al 25\/07\/2021<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n

In queste ultime due settimane i Talebani hanno superato le aspettative e sono riusciti a occupare agevolmente, spesso senza alcuna opposizione, alcune citt\u00e0 e capitali di provincia afgane. Per esempio, hanno occupato sia Herat, terza citt\u00e0 dell’Afghanistan, che Kandahar, seconda citt\u00e0 dell’Afghanistan, entrambe il 12 agosto. In altre parole i Talebani hanno dimostrato di essere in grado di conquistare non solo le campagne, ma anche le citt\u00e0.<\/p>\n\n\n\n

Dal punto di vista tattico, le forze regolari dell’esercito afgano non si sono dimostrate semplicemente inefficienti a contrastare i combattenti talebani, ma addirittura prive della volont\u00e0 di farlo. Le forze regolari afgane sostanzialmente non combattono nemmeno i Talebani che avanzano. Solamente le forze speciali afgane oppongono resistenza, generalmente con successo. Infatti capita anche anche che l’esercito riprenda il controllo di citt\u00e0 cadute temporaneamente in mano ai Talebani.<\/p>\n\n\n\n

La guerra in questo momento quindi sembra pi\u00f9 essere combattuta sulla volont\u00e0 che sulle capacit\u00e0. Vince chi vuole vincere, perde chi non \u00e8 neanche disposto a combattere. Questo lascia una speranza al governo centrale afgano, le cui forze potrebbero avere la forza di resistere militarmente, se ne avessero la volont\u00e0. <\/p>\n\n\n\n

Ci\u00f2 \u00e8 un’ulteriore prova dell’effetto disastroso del ritiro improvviso e non coordinato delle truppe NATO (in alcuni casi fuggiti nella notte<\/a>). Gli afgani comuni non combattono perch\u00e9 sentono di essere stati abbandonati dagli alleati in fuga, ovvero che non ci sia speranza di riuscita. Molti si stanno preparando ad un esodo di massa, anche se questo non \u00e8 ancora iniziato. Per ora stanno cercando di coprirsi la fuga piuttosto che fuggire, permane un residuo di speranza. Ora pi\u00f9 che mai tutto dipende dalla fiducia che il governo centrale sapr\u00e0 suscitare.<\/p>\n\n\n\n

A lungo termine le prospettive di successo del governo afgano per\u00f2 sono deboli. Secondo il sito metaculus, che sintetizza le opinioni di vari esperti di previsioni, la possibilit\u00e0 che i Talebani conquistino l’intero Paese entro l’11 settembre 2026 \u00e8 del 92%<\/a>. Se \u00e8 pur vero che mancano cinque anni al 2026, questo non esclude che accada prima. Alcuni commentatori e giornalisti esperti del conflitto prevedono che i Talebani possano raggiungere Kabul tra 4-6 settimane. Se ci\u00f2 accadesse con tale rapidit\u00e0, il collasso del governo sembrerebbe inevitabile.<\/p>\n\n\n\n

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L’avanzata dei Talebani al 13\/08\/2021<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n

Aggiornamento 15\/08\/2021<\/h2>\n\n\n\n

Beh, perlomeno l’incertezza \u00e8 durata poco e non c’\u00e8 stata guerra civile. Questo perch\u00e9 il governo afgano \u00e8 caduto praticamente senza colpo ferire. Anche la strategia del presidente afgano di coinvolgere i signori della guerra \u00e8 fallita, dato che l’esercito regolare semplicemente si \u00e8 liquefatto. Con la caduta dell’ultima grande citt\u00e0, Mazar-i-Sharif, Kabul rimaneva isolata geograficamente e politicamente. Oggi i Talebani sono arrivati alle porte di Kabul e il governo afgano sta trattando la transizione pacifica.<\/p>\n\n\n\n

I Talebani non hanno ancora occupato Kabul per evitare problemi con l’evacuazione degli stranieri, ma la guerra \u00e8 finita. Promettono una transizione pacifica e un cambio di governo senza rappresaglie. Staremo a vedere, sperando che non ci sia una fuga di massa dall’Afghanistan.<\/p>\n\n\n\n

Se pu\u00f2 esserci una nota positiva nella fine di questa vicenda questa \u00e8 che l’Afghanistan potrebbe finalmente essere unificato. Difatti prima del 2001 i Talebani non controllavano completamente la parte nord del Paese, mentre adesso ne hanno il controllo praticamente completo. Che sia l’inizio di un periodo di pace per il Paese noto come la tomba degli imperi?<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

La guerra in Afghanistan sta per finire, perlomeno per la NATO. Gli Stati Uniti hanno annunciato il ritiro con il precedente Presidente Trump e il nuovo presidente Biden lo ha confermato. Nonostante i mormorii di alcuni militari, pi\u00f9 interessati a salvare la faccia che compiere una missione, finalmente si va tutti a casa. Vittoria o…<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":851,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":"","wds_primary_category":0},"categories":[35],"tags":[154,140,134,56],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/850"}],"collection":[{"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=850"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/850\/revisions"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/media\/851"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=850"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=850"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/tecnica.me\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=850"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}