Oggigiorno il termine fascista viene abusato e lanciato contro chiunque sia contrario all’attuale consenso politico. Ormai è un fenomeno che coinvolge l’intero occidente, l’Italia tanto quanto gli USA. Vorrei parlare del perché questo è un male.
E chi dà del comunista, allora?
Innanzitutto vorrei affrontare il benaltrismo, tanto per toglierlo di mezzo. Qualcuno dirà che negli Stati Uniti anche il termine socialista viene abusato in tal modo. E nel resto dell’occidente molti usano il termine comunista a sproposito.
C’è del vero in questo, però è anche vero che i termini socialismo e comunismo sono stati usati in modo alquanto vago dalle stesse persone che professavano di aderire a queste ideologie. Alcuni hanno addirittura sostenuto che in realtà non ci sia mai stato un vero regime comunista, che l’Unione Sovietica era una frode. Quindi il discorso sarebbe più complesso in questo caso.
Per il fascismo invece è più semplice: oggi nessuno si dichiara fascista, è un’etichetta appioppiata ad altri. Vorrei parlare del perché questa è una cattiva abitudine.
Se fascismo non vuol dire nulla allora non sappiamo cosa temere
Il primo punto che voglio affrontare è che molti sono consapevoli di usare il termine fascismo in maniera vaga, ma non se ne curano, perché il loro intento è lanciare un grido d’allarme per indicare un movimento politico cattivo. Pensano che se anche danno del fascista a qualcuno che tecnicamente non lo è, ciò non è un gran danno, perché comunque si merita di essere attaccato. Fascista vuol dire semplicemente persona cattiva.
Il problema è che questo atteggiamento è contradditorio. Perché il grido di allarme su di un movimento politico funzioni, l’accusa deve avere un significato. Se usiamo il termine fascismo per indicare chiunque sia in disaccordo con noi, l’allarme non funziona. Non funziona perché non so di cosa tu mi stia avvisando. Non capisco né cosa dovrei temere né quale livello di minaccia rappresenti.
Chi vuole trasformare l’idea del fascismo in un pericolo più generico, anche se lo fa in maniera dotta, come Umberto Eco in Ur-Fascism1, può credersi molto intelligente, ma in realtà fallisce miseramente nel suo obiettivo. Innanzitutto perché inevitabilmente molto di quello che dice racchiude altre cose.
Ad esempio, militarismo e violenza erano caratteristiche tipiche di praticamente qualsiasi gruppo di quell’epoca storica. Le colonie e la prima guerra mondiale coinvolsero stati liberali, non fascisti. Altre cose sono generalmente populiste, e non tutte le cose considerate populiste sono per forza di cosa violente o negative. Per i liberali di allora il voto alle donne e ai poveri2 era una fandonia populista che avrebbe ridotto la qualità della politica.
Infine alcune cose sono terribilmente vaghe: considerare chi è in disaccordo come un traditore, è più un eccesso caratteriale di alcuni che una componente ideologica. Si trovano membri di qualsiasi partito, di destra e di sinistra, che accusano di tradimento chiunque cambi gruppo parlamentare, anche se la cosa è tecnicamente un diritto costituzionale quale garanzia di indipendenza dei parlamentari.
In secondo luogo, usare il fascismo in senso generico è sbagliato perché Il fascismo ha fatto tante cose, incluso costruire infrastrutture e istituire pensioni. Queste non sono state tutte negative, perché non necessariamente fasciste. Alcune rappresentavano semplicemente “cose da Stato” o “cose del primo Novecento”. Non temiamo il fascismo per queste cose, ma per quelle tipiche ed esclusivamente fasciste. Sono quelle ad essere pericolose.
Se qualcuno sta per essere investito da un’auto gli devi gridare:
spostasti! Arriva un’auto
e non
cambia traiettoria! Un oggetto di massa rilevante si avvicina con velocità catastrofica
Altrimenti quello fa in tempo a morire prima di capire cosa gli stai dicendo. Non solo è ovviamente ridicolo dal punto di vista pratico, ma se ci pensi, anche dal punto di vista strettamente intellettuale è pessima. Nei fatti dimostri di essere incapace di stabilire quali siano precisamente massa e velocità pericolose, quindi stai dicendo qualcosa di astratto per comprendere ogni possibile scenario. In realtà non sai esattamente quale sia il problema. Stai dicendo di prestare attenzione, ma non sai davvero di cosa né lui né tu dobbiate avere paura. Allo stesso modo questo vale per l’avviso del generico pericolo fascista.
Quindi l’avviso funziona solo per te, per dare l’impressione che tu sia interessato al benessere degli altri, ma non per chi lo riceve, perché non è utile in alcun modo. Che è il vero motivo per cui le persone usano questa parola a sproposito: dare l’impressione di difendere la democrazia, di stare dalla parte giusta, senza effettivamente fare lo sforzo di capire quale sia la parte giusta.
Cosa vuol dire Fascismo
Il Fascismo indica un’ideologia da temere per dei motivi concreti: ha portato milioni di morti all’interno e all’esterno dei propri confini, ha oppresso l’intera popolazione. Per quanto possano anche essere cattive idee, cose come essere contrario all’immigrazione di massa o lasciare l’UE non salgono a questo livello di danno.
I movimenti fascisti esaltavano la violenza e l’azione, disprezzavano la democrazia, per questo erano fondati su movimenti paramilitari. Le componenti paramilitari non erano un dettaglio, perché se rigetti la democrazia ed esalti la violenza, per ottenere e mantenere il potere devi usare la forza. Anche i movimenti che hanno vinto delle elezioni, come il Nazismo, lo hanno fatto sfruttando questa cultura della violenza e i gruppi paramilitari. I gruppi paramilitari creavano violenza e disordini, un clima di paura e confusione, che poi solo loro erano in grado di risolvere. E comunque hanno ultimamente eliminato la democrazia con la forza, quale che sia il mezzo con cui hanno ottenuto il potere.
L’organizzazione dei SA sosteneva di avere più di 3 milioni di membri, cosa che probabilmente era un’esagerazione, ma comunque erano una componente significativa dell’attrattiva del partito. Anche prima delle elezioni, sostenevano di rappresentare il Paese perché avevano milioni di persone pronte a tutto per sostenerli, a cambiare le cose.
Potrei continuare, ma ho reso l’idea. Il fascismo era un movimento che univa populismo, cultura della violenza, esaltazione dello stato come macchina di potenza, ma allo stesso tempo contrario allo Stato come luogo di istituzioni comuni.
Oggi nessun partito o gruppo sostiene queste idee e questi mezzi, perché hanno dato prova di aver fallito. Il tipo di persona che un tempo sarebbe diventata fascista oggi sarebbe la prima a dire che l’aver perso la guerra è prova del fallimento del fascismo come ideologia.
Qualcuno potrebbe anche dire che questa descrizione, per quanto precisa, sia ancora vaga abbastanza da includere altri gruppi. Si può discutere di questo, per esempio tecnicamente l’esercito Cinese è la componente paramilitare del Partito Comunista Cinese. La differenza però è che i Comunisti Cinesi hanno proprio eliminato l’esercito regolare e le altre istituzioni statali non-comuniste. Il che in pratica significa che loro hanno rifatto lo Stato in maniera comunista, piuttosto che controllato lo stato in maniera fascista.
In ultima istanza non credo sia necessario essere estremamente precisi da poterne dibattere in sede accademica. Il punto è essere abbastanza precisi da indicare qualcosa di identificabile e chiaramente negativo. Solo così il termine fascismo può avere la funzione di sentinella di pericolo sociale.
Quindi questo fascismo dobbiamo tenere: un’organizzazione paramilitare che rifiuta la democrazia, sostiene la legittimità della violenza come metodo politico e vuole controllare in maniera assoluta ed esclusiva lo Stato.
Non ci sono partiti fascisti in giro
Quindi non ci sono partiti fascisti in Europa o negli Stati Uniti. Perlomeno non esistono partiti fascisti che siano effettivamente rappresentati in un parlamento. Non sono fascisti il Partito Repubblicano degli Stati Uniti, il partito degli Svedesi Democratici, Fratelli d’Italia, Raggruppamento Nazionale, Alternativa per la Germania, ecc.
A questo punto della discussione solitamente qualcuno dice che questi partiti non sembrano fascisti, ma sotto-sotto lo sono, perché membro X è stato beccato con il braccio alzato.
Questo non è il grande atto rivelatore che qualcuno credo. Invece è semplicemente una questione di numeri. Se un partito ha centinaia di migliaia di iscritti, qualcuno che dice o fa qualcosa di folle si trova. Questo vale per qualsiasi partito. É elementare trovare un consigliere comunale di qualsiasi partito che dice qualcosa di folle, anche solo per fare scena. Questo non vuol dire che in realtà segretamente la pensino tutti così.
Dirò di peggio, in ogni partito ci sono dei criminali. Si tratta, ancora, di una pura questione di numeri, questo non vuol dire che il partito intero sia criminale. Le organizzazioni pubbliche funzionano in pubblico, non in anfratti segreti.
Chi pensa diversamente non ha mai fatto parte di un’organizzazione. Già è difficile organizzarsi per fare qualcosa alla luce del sole, l’idea che ci sia una componente segreta con intenti segreti è puro cospirazionismo. Pensate anche solo alle persone con cui lavorate. Ve l’immaginate l’uomo medio come genio dell’organizzazione, capace di destreggiarsi tra incontri segreti e significati nascosti? Che dice una cosa, ma in realtà si adopera nell’ombra per rovesciare le istituzioni civili?
Se anche per assurdo ci fosse un blocco segreto, nel momento in cui si rivelasse i membri normali del partito non lo seguirebbero. Una persona che si unisse ad un partito democratico per parlare di problemi della propria città difficilmente si presterebbe a far parte di spedizioni punitive alla prima occasione. Non è che si metterebbe a dire, perbacco sono stato turlupinato, ma ormai sono qui tanto vale mettersi davvero a pestare la gente a sangue.
Pensate solo, in termini molto più blandi, alla parabola dell’UKIP, il partito indipendentista inglese. Un partito accusato per anni di essere razzista e di estrema destra. Nel momento in cui si sono avuti elementi concreti per sostenerlo, i suoi elettori si sono tutti spostati sul Brexit Party. Questo anche se i due partiti hanno avuto lo stesso leader: Nigel Farage. Non è che il UKIP si è rivelato di estrema destra, lo è diventato, e quando questo è accaduto, elettori e membri in disaccordo con il cambiamento non si sono rassegnati, si sono spostati altrove.
La ragione per cui accusare di fascismo a casaccio è male
La ragione per cui è importante mantenere il significato delle parole, e in particolare del termine fascismo va al di là del mero puntiglio. La realtà è che il fascismo è un fenomeno storico concluso, appartiene ad un’epoca storica e a delle consuetudini sociali del tutto aliene a noi. Il fascismo è definitivamente morto. Quindi non bisogna temere il fascismo, bisogna temere la prossima forma di autoritarismo.
Il problema è che accusare ingiustamente qualcuno di fascismo non è semplicemente ingiusto. Sì, è anche quello. Ma il vero problema è che è pericoloso. Lo stesso fascismo ai suoi tempi veniva sminuito. I liberali consideravano i fascisti dei stupidotti facinorosi. É inquietante leggere Benedetto Croce che, inizialmente aveva sostenuto il fascismo, schernire poi i fascisti pensando di essere un genio, quando in realtà i fascisti lo avevano politicamente surclassato. Benedetto Croce ha stra-perso e ha contributo a portare l’Italia al fascismo perché era un borioso idiota.
Dobbiamo comprendere perché il fascismo è un male, per comprendere quale nuovo movimento politico sia anch’esso un male, anche se lo sarà in maniera differente.
Se sprechiamo il termine e la paura del fascismo per ogni persona al di fuori del consenso nazionale, allora come possiamo riconoscere chi davvero tentasse di creare un nuovo autoritarismo? Quel gruppo potrebbe semplicemente difendersi dicendo che tanto danno del fascista a tutti. Se non siamo in grado di difendere la democrazia in maniera chiara, che speranza abbiamo di identificare la prossima minaccia alla democrazia e di difenderci da essa?
Tanto più che personalmente ritengo che questa minaccia sia già presente. Il rischio autoritario di oggi non viene da facinorosi, ma da avvocati. La minaccia è un governo come quello di Singapore che elimina gli avversari politici non con i manganelli, ma con sentenze legali pilotate che obbligano gli oppositori a pagare milioni di risarcimenti per crimini inventati. La forma del nuovo autoritarismo è una burocrazia implacabile, piuttosto che brutti ceffi.