Dobbiamo fare qualcosa
Questa è la frase più pericolosa che si possa sentire in politica. Perché fare qualcosa non ha senso. Bisogna analizzare la situazione e agire per raggiungere i propri obiettivi. Invece questa frase viene spesso usata come scusa per fare una qualsiasi cosa a caso, al solo scopo di dare l’impressione di contribuire a risolvere il problema. Questo è un male non solo per l’ovvio motivo che probabilmente fare cose a caso non risolve il problema, ma anche perché spesso le peggiora. Crea inutile animosità e carica di valore simbolico qualcosa che questo valore non è.
Ecco questa parola, simbolico, è spesso anch’essa usata a sproposito. Spesso ciò che viene detto simbolico in realtà è diabolico. Infatti l’etimologia di simbolico indica qualcosa che mette insieme, che unisce, che chiarifica un significato usando qualcosa di più semplice per spiegare qualcosa di più complesso. All’opposto diabolico è qualcosa che separa, che oscura, che ingarbuglia. Da questo significato originario deriva la più note accezione religiosa.
In altre parole, si usa impropriamente definire un gesto simbolico qualcosa che non ha un significato di per sé, ma che si vuole che lo abbia. Questo perché si è incapaci di fare qualcosa che abbia un vero valore e si preferisce invece fare qualcosa di impatto, che viene propagandato come utile.
Come bandire la Russia dalle competizioni sportive oppure chiedere ad un direttore d’orchestra di denunciare il proprio governo. Tutte cose che non hanno alcun legame con la guerra, né hanno un impatto politico. Non credo nessuno possa affermare che punire degli sportivi a caso possa convincere qualcuno a fermare una guerra.
Sono atti di ripicca, fatti per infastidire, per far del male. Per poter dire che si fa qualcosa per mostrare la propria disapprovazione verso la Russia. Ma dato che non hanno alcun legame con la guerra o il governo russo, ma invece agiscono sulle persone russe, cose stanno a significare?
Se davvero fossero simbolici, ovvero se realmente metteressero insieme due cose che davvero pensiamo, questi gesti indicherebbe soltanto una cosa: odio sociale, il desiderio di separare le nostre società dalla loro. Li bandiamo dalle competizioni sportive, chiediamo ai russi di separarsi dalla loro comunità, ecc. perché ogni piccola parte di loro deve stare dalla nostra parte o dalla loro.
Io non credo che noi vogliamo davvero questo, quindi queste sanzioni sono effettivamente diaboliche: mal rappresentano le nostre intenzioni, confondono i nostri interlocutori, separano le persone e non portano ad alcun risultato.
Tralasciamo anche le questioni di ingiustizia, per esempio si potrebbe argomentare che gli USA abbiano fatto di peggio: iniziato più guerre illegittime e creato più morti. Queste sanzioni sono immorali. Diciamo sempre che bisogna distinguere i cattivi governi dalle loro popolazioni. Saremo tutti d’accordo nel definirla addirittura una verità banale: solo le ideologie dell’odio considerano intere popolazioni responsabili per le colpe dei singoli.
Non voglio certo sminuire la violenza causata da una guerra, ma proprio nel momento della prova si vede quando valore ha la nostra etica: nulla in questo caso. Esattamente perché il conflitto iniziato dalla Russia è qualcosa di terribile noi dovremmo dimostrare che i nostri valori hanno un senso. Invece facciamo il contrario, nel nostro piccolo, facciamo come la Russia: usiamo tutto il poco potere che abbiamo per creare inutile sofferenza e separiamo le società.
In questo momento ci sono milioni di persone che vivono sotto regimi autoritari che hanno capito una cosa: non possono mischiarsi con noi. Se lo fanno rischiano di perdere tutto quando i nostri governi si trovano in disaccordo. Noi ce la prendiamo con piccoli imprenditori, studenti, artisti per ripicca contro Putin. Chi in futuro penserà di venire a studiare da noi o lavorare con noi, se la nostra intera società gli darà loro contro quando ci saranno dei problemi? Come possiamo condannare i mentecatti che se la prendono con degli stranieri a caso per opporsi all’immigrazione, se noi effettivamente, a furor di popolo e squillo di trombe, facciamo lo stesso?
Il punto non è solo che i dati dimostrano che le sanzioni in generale non funzionano contro regimi forti; questo tipo di sanzioni in particolare hanno il solo risultato di favorire l’odio sociale. Di indicare, ai nostri cittadini e ai loro cittadini, che non ci dobbiamo mischiare. Questo fa solo il gioco dei regimi autoritari.