L’impero che ha sterminato più persone della storia non é quello Sovietico, né quello Nazista, né quello Maoista. È stato quello britannico. Sembra incredibile, considerando la fama liberale degli inglesi, ma in realtà il liberalismo fu proprio un fattore di così tante morti.
Il liberalismo parlava infatti di diritti individuali, ma solo per persone di un certo livello, se così si può dire. Ovvero i migliori. Infatti prima del ventesimo secolo il voto richiedeva spesso dei requisiti, come un tipo di ricchezza (es. dovevi essere un proprietario terriero), un livello minimo di ricchezza o un certo livello di istruzione (es. dovevi saper leggere e scrivere).
Questa visione di una dirigenza di uomini giusti e superiori, autorizzava i governanti a punire i peggiori, i poveri e gli stranieri, per difendere i diritti e i giusti profitti dei potenti, faro della civiltà. Sostanzialmente si credeva che lasciando votare la gente normale la società sarebbe stata distrutta, perché questi non erano capaci di pensare razionalmente.
I britannici in India
Nell’India britannica, ovvero un territorio corrispondente agli attuali Pakistan, India e Bangladesh il governo inglese causò svariate carestie: solo contando le maggiori ce ne furono una dozzina. Le morti in totale furono circa 50 milioni. Voi direte sono carestie, cose che accadono; non fu colpa di nessuno. In realtà non è così perché furono tutte esacerbate dalle politiche economiche e sociali britanniche. Ad esempio, durante queste carestie l’impero britannico continuava ad esportare cibo da quelle terre per rifornire i propri mercati ed evitare danni alle esportazioni.
Le vittime delle carestie non sono semplicemente state causate della noncuranza, ma frutto diretto dell’opera britannica. Anche se non lo hanno volute, le hanno aggravate per perseguire i propri scopi. Infatti, né prima, né dopo, ce ne sono state così tante e di così grande impatto in quei Paesi.
Infatti una di queste carestie, quella del 1873–74 in Bihar non causò alcuna moria di massa, perché furono prese adeguate misure per evitare che ciò accadesse. A riprova che tutte queste morti si potevano evitare. Una di queste carestie portò alla morte di un terzo dell’intera popolazione del Bengala. Una catastrofe sul livello della peste bubbonica.
Il buon governo inglese in Irlanda
Non solo, il Regno Unito commise un vero e proprio genocidio in Irlanda con Cromwell, che portò alla morte di circa il 20% della popolazione. Impresa che fu ripetuta con la Grande carestia irlandese del 1845–1849 che causò direttamente perlomeno 1 milione di morti su 8 milioni di persone, ma portò anche all’emigrazione di altri 2 milioni. Questa carestia fu tanto grave perché i britannici non solo non fecero niente per aiutare gli irlandesi, ma respinsero addirittura aiuti esterni, perlomeno inizialmente. La situazione divenne talmente grave che addirittura gli schiavi afroamericani mandavano aiuti agli irlandesi. Fermatevi un attimo a realizzare cosa questo significhi, un popolo che non se la passava certo bene, era commosso dal livello della tragedia degli irlandesi.
Tutto questo fu fatto sia per sfruttare la carestia per riformare l’Irlanda, che per seguire le folli teorie malthusiane sul sovraffolamento. In pratica, per Malthus le carestie erano la giusta punizione per le popolazioni povere che avevano troppi figli.
La carestia ha portato l’Irlanda alla perenne sudditanza verso l’Inghilterra. A quei tempi l’Inghilterra aveva 13 milioni di abitanti, mentre l’Irlanda 8. Senza la carestia le stime dicono che l’Irlanda avrebbe oggi 17-24 milioni di abitanti rispetto ai 55 dell’Inghilterra. Invece ne ha circa 6 milioni. Ciò vuol dire che non si è ancora ripresa dal crollo demografico di allora. L’Irlanda è l’unico Paese al mondo ad avere meno abitanti che nel 1845. Pensate a tutto quello che è avvenuto da allora: i genocidi, le guerre mondiali, etc.. Eppure solo la carestia irlandese ha avuto un tale definitivo impatto. Il piano inglese di sfruttare l’occasione per sottomettere permanentemente l’Irlanda ha funzionato.
Varie nefandezze
Si potrebbero aggiungere molte altre cose, come la carestia creata dal blocco navale durante la Prima Guerra Mondiale. La carestia scioccò la Germania, che era allora un Paese ricco che non conosceva più le carestie. E fu una delle cause che contribuirono alla grande rabbia tedesca, sfruttata dal Nazismo.
Hitler credeva che volessero sterminare il popolo tedesco, per evitare ciò il suo piano era fare una colonia delle terre ad est della Germania. Voleva garantire la sopravvivenza del popolo tedesco sterminando gli slavi. Per questo uccise milioni di persone. I nazisti erano crudeli, perché vivevano in un mondo crudele. Ovviamente noi oggi sappiamo che questo è follia, che ci sono soluzioni migliori, ma queste soluzioni sono state create appunto perché si è scoperto a cosa portavano gli eccessi britannici. Allora però i britannici avevano già dimostrato di essere pronti a tutto pur di bloccare l’ascesa tedesca, quindi molti tedeschi pensavano di non avere altra scelta. Non sto quindi certamente giustificando l’operato nazista, ma, al contrario, osservo come l’operato britannico ne sia un precursore diretto.
E non abbiamo nemmeno detto nulla di tutte le solite atrocità legate a guerre e soppressioni di ribelli, tipiche di un impero. Come la sopressione dei Mau Mau. In effetti queste non le contiamo neppure, perché volendo la soppressione delle ribellioni la potremmo considerare questione di ordinaria amministrazione.
Parliamo invece di cose come i campi di concentramento per i Boeri. A cui si riferisce la foto precedente. E dei vari crimini di guerra britannici.
Si reagisce sempre stupiti leggendo la storia del ventesimo secolo. Ci si chiede la ragione che portò decine di milioni di persone a supportare Comunismo, Fascismo e Nazismo. Ideologie certamente folli, ma appunto pensate a cosa doveva essere la vita di allora perché molte persone comuni le considerassero accettabili. Pensate a cosa confrontavano quelle idee: ad una società con guerre coloniali infinite, con lavoro minorile di 12 ore, con massacri generalizzati di stranieri e impotenti…
Non si capisce il ventesimo secolo senza la radice britannica: il liberalismo sfrenato. Un’espressione che non voleva dire, come oggi semplicemente cose come il diritto di licenziare liberamente le persone, ma cose come il diritto di comprarsi intere nazioni, come quella indiana, e di affamarne intere popolazione in nome del mercato britannico.