Le origini del feudalesimo

È difficile determinare l’esatto inizio di fenomeni storici, dato che sono solitamente identificati solo secoli dopo i fatti. Questo è particolarmente vero per il feudalismo, poiché è stato tanto il prodotto del declino della civiltà Romana quanto il prodotto della nascita delle società (Romano-)Germaniche.

L’aspetto più importante da comprendere è che nel declino, e non nella caduta, della civiltà Romana che si trova la fondazione del feudalesimo. Infatti i Romani non furono rapidamente annientati militarmente dagli invasori Germanici, invece persero lentamente determinazione e popolazione, fino a che l’impero fu preso pezzo per pezzo dai barbari.

In questo contesto, sebbene ovviamente le armate conquistatrici fecero molti danni alle città Romane, la parte peggiore era semplicemente il lento decadere delle condizioni di vita. Le città persero i propri cittadini perché l’economia aveva smesso di funzionare, il cibo aveva smesso di arrivare nelle città, la moneta aveva perso il suo valore, ecc. Quindi le persone furono costrette a muoversi nell’unico posto dove potevano trovare cibo: le grandi fattorie delle campagne dove vivevano i i ricchi latifondisti. Lì principalmente lavoravano in cambio di cibo,l dato che la società era tornata al baratto.

Le grandi proprietà terriere diventarono dei microcosmi indipendenti, il nucleo dei futuri comuni, che dovevano proteggersi da sé, non potendo più contare sulla protezione degli eserciti romani. Osservando le sepolture del periodo della caduta dell’Impero Romano si può vedere come lentamente i grandi proprietari terrieri iniziarono ad essere sepolti con spade e armi, in altre parole come dirigenti militari. Questo fenomeno si sviluppò nel periodo in cui le armate conquistatrici arrivavano a ondate.

In questo stato di caos e incertezza, gli invasori Germanici sovraimposero la loro tradizionale struttura sociale basata sulla famiglia. Solitamente, dato che erano popoli nomadi, i loro dirigenti semplicemente rimpiazzavano i grandi proprietari terrieri. Poi lentamente imparavano a lavorare con la popolazione locale. In molti luoghi vi furono invasioni multiple, che talvolta eradicavano i precedenti invasori. In altri luoghi, come la Francia, un gruppo di Germanici, i Franchi, si integrò meglio con la locale popolazione Romana.

In termini generali l’unica vera istituzione Europea di quei tempi era la Chiesa Cattolica, che spesso riempiva il vuoto del potere politico assente. Un buon esempio è il lavoro dei monaci Benedettini, che con il loro motto ora et labora (prega e lavora), si diffusero e rivitalizzarono molti parti d’Europa.

Nel IX secolo Carlomagno formò l’Impero Carolingio (Impero dei Franchi), la prima istituzione a ricoprire massima parte dell’Europa Occidentale. E fu coronato Imperatore dei Romani o Sacro Romano Imperatore. È in questo periodo che tradizionalmente viene fatto iniziare il Feudalesimo. E dalla Francia si diffuse attraverso tutto il resto del Sacro Romano Impero.

I Franchi essenzialmente formalizzarono e stabilizzarono la struttura politica tradizionalmente associata con il Feudalesimo, ovvero la struttura gerarchica di società basate sulla vita attorno alle fattorie. In questo periodo i lavoratori non lavoravano per il solo cibo, ma lavorano come parte di sistemi più elaborati: affittavano la terra e pagavano il padrone con parte del loro raccolto. L’economia funzionava già in gran parte in quel modo, prima dell’inizio formale del feudalesimo. Però non bisogna minimizzare l’importanza di aver creato la prima vera stabile nuova società formale dopo la caduta dei Romani. Inoltre, questa stabilità permise tutta una nuova serie di regole e disposizioni, come la corvée o le regole per la formazione e reclutamento dell’esercito.

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